Il Fenomeno di tutti

Era un bravo ragazzo.Era davvero un bravo ragazzo.L'amarezza è tanta.Le parole faticano a conquistarsi uno spazio nel dolore.Sotto le luci di San Siro la sua parabola si è arenata bruscamente,lì sotto un terreno insidioso su cui è inciampata quella favola senza lieto fine,lì dove l'erba raccoglie ancora le sue lacrime,lì dove non serve avere il coraggio di rialzarsi,lì dove il silenzio è fatto di singhiozzi e di urla,lì dove la solitudine ti mette contro il mondo.Crollando a terra come un pugile che non sente più le braccia,nel suo angolo di pensieri confusi.Precipitando sulla propria ombra,come un jet abbattuto che entra nel mare.Quel ginocchio che disobbedisce al corpo,dividendosi in mille pezzi.Quel ginocchio che scricchiola,che impazzisce,che ruota innaturale.E ti lascia solo.E hai appena 31 anni.Troppo pochi per chiudere una vita e inventarne un'altra.Si,il ginocchio ribelle e traditore si può ricostruire,ma la paura se ne frega di un intervento di qualche ora,dei ferri,delle viti,dei dottori,della riabilitazione,quella paura ti mangia la corsa,ti blocca le gambe nuovissime e ti inchioda su una sedia,su un letto,su una vita che non è mai stata la tua.Stavolta siamo arrivati al capolinea.Non resta che scendere da un viaggio bellissimo,da un treno con i suoi vagoni di vittorie e di delusioni,ma pur sempre un viaggio bellissimo.So che questa retorica non può toglierti il dolore.Ma ti auguriamo,fenomeno,di affrontare col sorriso tutto quello che farai.Rimarrai per sembre il Fenomeno,senza colori di maglia,il Fenomeno per tutti,il Fenomeno di tutti.