Rivoluzione SuperPino

Ieri notte è accaduto l'impensabile; tutti pensavano ad un mercato di piccoli cambiamenti, svincoli dei giocatori infotunati, ma nessuno si sarebbe immaginato una tale rivoluzione...specialmente per quel che riguarda SuperPino e Messia.

Alla sede fiorentina di Roselle, è andata in scena una rivoluzione, ma non francese, non industriale, non copernicana, non socialista, ma la rivoluzione di SuperPino; infatti (come già uscito sugli organi di stampa questa mattina grazie alle notizie ansa in presa diretta) il DS Fattoretto ha intrapreso una politica di rnforzo patrimoniale mettendo a serio rischio gli equilibri che si erano creati nello spogliatoio. Il DS è risucito a raddoppiare il patrimonio societario arrivando fino a 920 milioni di capitale; molti tifosi si chiedono se questo segnale dato dalla società sia un LA ad un eventuale cessione o se  ci si debba aspettare un ridimensionamento degli obiettivi, visto che di queste entrate incredibili sono sti reinvestiti soltanto 180 milioni per acquistare Mutu (che tra l'altro ne avrà per almeno un mese) da Ugolino.

Ma ecco le parole del DS Fattoretto all'uscita dalla sede novembrina del mercato (gentilemente accompagnato dalla hostes messa a disposizione da Fantacci nota come Ceres):"Si abbiamo incassato molto - rispondendo a chi chiedeva se saranno reinvestiti i 920 milioni di capitale - ora sta alla mia proprietà decidere quando e come reinvestire il denaro, posso dire ai tifosi di stare tranquilli, come dice il mio maestro Pantaleo "il difficile è vendere non comprare" noi pensiamo di aver venduto bene senza indebolire la rosa, anche se alcuni giocatori importanti ci hanno lasciato."

Ricordiamo che hanno lasciato la squadra grassinese Milito in direzione Messia, De Rossi verso Ugolino, Jovetic e l'ormai ex capitano Doni acquisiti da Roselle. Non mancano però anche facce nuove in riva all'Ema visto gli arrivi di Lucio, Zapata, Vargas, Ronaldinho e il ritorno di Amauri nell'affare Milito; Cossu, Maggio e Pastore negli scambi con Ugolino e Roselle. Inoltre la società ha puntato anche sui giovani, ribadendo il concetto che il progetto giallo-blu continua, de Silvestri e Bonucci, nonche sull'esperienza di giocatori di calibro internazionale come Seedorf e Mutu e il campione del mondo Iaquinta.